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Sanità pubblica, sottoscritta l’ipotesi di contratto. CGIL, CISL e UIL: “Giusto riconoscimento, è il punto di partenza per il rilancio del SSN”

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È stata sottoscritta ieri l’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto di Sanità Pubblica per la vigenza 2019/2021, che interessa 545 mila lavoratrici e lavoratori a livello nazionale, 7.700 in provincia di Bergamo. Accordo firmato nella serata di ieri da Aran, la parte datoriale, e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che esprimono “grande soddisfazione per un risultato importante e atteso da tempo”.

“Questo rinnovo riconosce finalmente salario, diritti e tutele a lavoratori e lavoratrici che per mesi hanno combattuto la pandemia in prima linea, e che continuano a lavorare in situazioni non sempre semplici per garantire la tenuta del Servizio sanitario nazionale e la salute dei cittadini e delle cittadine – dichiarano i segretari Roberto Rossi (FP CGIL), Angelo Murabito (FP CISL) e Antonio Montanino (UIL FPL) - Tramite il nuovo ordinamento professionale, il nuovo accordo centra l'obiettivo di una maggiore valorizzazione delle alte professionalità che operano nella sanità pubblica. Ci auguriamo che questo contratto sia solo il punto di partenza verso il rilancio del Servizio sanitario, che soprattutto in Lombardia è messo a dura prova. Un rilancio che non può che passare da maggiori investimenti e assunzioni stabili”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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