È stata sottoscritta a Roma, martedì 31 maggio, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del settore Laterizi e Manufatti dell’Industria.
Per arrivare a un’intesa definitiva toccherà ai lavoratori esprimersi attraverso il voto. Il rinnovo interessa complessivamente 18.000 lavoratori di cui almeno 1.500 nella provincia di Bergamo in aziende come, tra le altre la Isocell Precompressi di Pognano, la Magnetti Building di Carvico, la Wegh Group di Calcinate, la Promat di Brembate, la Cugini spa di Nembro, Serio prefabbricati di Romano di Lombardia, la Coprem di Bottanuco.
L’aumento a regime sarà di 100 euro al parametro di riferimento 136 (addensamento medio) e sarà diviso in tre tranche: 40 euro a luglio 2022, 25 euro a ottobre 2023 e 35 euro a febbraio 2025. Il montante è pari a 2.610 euro, circa 700 euro in più rispetto al contratto del 2019. L’ipotesi di accordo avrà una decorrenza dal 1° aprile 2019 fino al 31 marzo 2022.
“Aver firmato questo rinnovo contrattuale è stato importante per dare una prima e tempestiva risposta sia normativa che economica alle lavoratrici e ai lavoratori che stanno vivendo questi mesi di inflazione in forte crescita” ha commentato Marco Bonetti della segreteria della FILLEA-CGIL di Bergamo: “Nel 2019 per arrivare ad un accordo avevamo impiegato ben otto mesi di trattativa sindacale. Tra i temi che ci vedranno ancora impegnati a discutere con le controparti datoriali ci sono i contenuti della contrattazione di II livello, gli appalti e le internalizzazioni, la situazione economico-sociale dei settori e la transizione ecologica, mai così come oggi importanti visto anche gli incentivi europei previsti dal PNRR. Ora la parola passa ai lavoratori, che potranno esprimere il loro giudizio nelle assemblee che convocheremo nei luoghi di lavoro”. “Porteremo una buona ipotesi di rinnovo contrattuale” commenta Massimo Lamera della segreteria di FILCA-CISL Bergamo “che porta sicurezza di aumenti salariali certi e da subito, in un periodo di gravi incertezze: dagli aumenti dei costi spropositati delle materie prime, a quelli energetici e dal conflitto in Ucraina. Inoltre confermare e attivare da subito l'ente bilaterale è sinonimo di porre le basi per un futuro lavorativo del settore più protetto, miglior modo per dare tranquillità in un periodo gravemente complicato da decifrare. Resta il rammarico che la parte datoriale non abbia ben compreso l'importanza del welfare aziendale, strumento sociale che avrebbe permesso di migliorare le tutele dei lavoratori e allinearsi con gli altri contratti nazionali dei materiali da costruzione.”
“Da un lato siamo molto soddisfatti per essere riusciti in poco tempo ad assicurare un buon contratto ai lavoratori del settore – dichiarano i segretari nazionali di Feneal, Filca, Fillea, Fabrizio Pascucci, Claudio Sottile, Tatiana Fazi – con un aumento salariale che tiene conto dell’aumento dell’inflazione oltre a novità importanti anche per la parte normativa…Sulla bilateralità – spiegano – il testo prevede, per esempio, l’istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc che dovrà presentare un progetto sulla costituzione di un organismo bilaterale nel settore dell’industria dei materiali da costruzione. Le parti, inoltre, hanno deciso a partire da gennaio 2025 l’aumento a carico dell’azienda di 1 euro (da 6 a 7 euro) destinato ad Altea, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa. Per la parte normativa - proseguono i tre segretari nazionali - le novità più rilevanti sono gli ulteriori tre mesi di congedo retribuito, oltre i tre previsti per legge, per le donne vittime di violenza, con la possibilità di trasferimento. Inoltre per le malattie gravi (oncologiche, emodialisi intensive) verrà esteso per ulteriori 6 mesi il periodo di conservazione del posto di lavoro. Anche per questi settori inoltre, come già avvenuto per il cemento con il rinnovo del marzo scorso, c’è l’adesione alla Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile di ogni anno.”