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Cemento, rinnovato il Contratto nazionale. Aumento medio di 119 euro mensili. A Bergamo 800 addetti

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Un aumento medio di 119 euro lordi mensili, ma anche l’aggiornamento -a lungo atteso- dell’indennità di lavoro su turni diurni, e, ancora, un investimento ulteriore nella previdenza complementare e nell’assistenza sanitaria integrativa, temi particolarmente sensibili dato l'innalzamento dell'età media dei lavoratori del settore: sono alcuni dei contenuti dell’accordo firmato il 15 marzo per il rinnovo del Contratto nazionale di Cemento, Calce, Gesso e Malte, scaduto lo scorso dicembre.

L’intesa, raggiunta a Roma da FENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL e Federbeton, nella provincia di Bergamo interessa circa 800 lavoratori.

“Malgrado questo sia un settore fortemente condizionato dalle dinamiche energetiche, aggravate ulteriormente dalla crisi internazionale in corso, siamo giunti a un accordo in tempi rapidi, a soli due mesi e mezzo dalla scadenza” hanno commentato oggi i segretari generali Giuseppe Mancin per FENEAL-UIL, Simone Alloni di FILCA-CISL e Luciana Fratus di FILLEA-CGIL di Bergamo. “Siamo soddisfatti perché i contenuti dell’accordo sono migliorativi rispetto a quanto era stato stabilito nell'ultima tornata di contrattazione. Importante è l'aggiornamento dell'indennità di turno, ma rilevanti sono anche l’allungamento del periodo di comporto per gravi malattie con la previsione di ulteriori 7 mesi (in totale sono dunque 21) e l’attivazione di progetti informativi e formativi in materia di sicurezza. In tema di congedi parentali, si prevede un trattamento aggiuntivo pari al 50% per cinque mesi (non più per tre mesi) per la madre (del 70% per il padre). Viene aumentato il numero di lavoratori che possono assentarsi contemporaneamente per motivi di studio, e si estende il congedo per donne vittime di violenza con un ulteriore periodo retribuito di 6 mesi (in totale sono 9)”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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