La FP-CGIL e la Camera del Lavoro di Bergamo tornano a chiedere di visionare i dati relativi a ricoveri ospedalieri e prestazioni ambulatoriali erogate sul territorio nel triennio 2019-2021, dopo che lo scorso 17 novembre avevano rivolto formalmente la domanda alle tre Aziende Socio Sanitarie Territoriali della provincia.
Ad oggi, hanno inviato dettagli e cifre su attività e servizi erogati sia l’ASST Papa Giovanni XXIII che la Bergamo Est. Continuano, invece, a non pervenire segnali da parte della ASST Bergamo Ovest, che sovrintende alle prestazioni erogate dagli ospedali di Treviglio e Romano e ai servizi territoriali della Bassa Bergamasca e dell’Isola.
“Dopo due anni segnati dai contagi da Covid, è nostra intenzione fare il punto della situazione e verificare con la Camera del Lavoro l’andamento e la tenuta dei servizi garantiti alla cittadinanza nella nostra provincia” ha spiegato Roberto Rossi, segretario generale della FP-CGIL di Bergamo. “Per rendersi conto di cosa è accaduto e di cosa stia avvenendo in tema di ricoveri e prestazioni ambulatoriali, abbiamo chiesto di visionare i dati del 2019, cioè del periodo pre-pandemia, e quelli dei due anni di crisi sanitaria, per metterli a confronto”.
Dal momento che nessun dato è mai stato comunicato dalla ASST Bergamo Ovest, il 30 dicembre scorso la FP-CGIL provinciale e la Camera del Lavoro avevano inviato al Consiglio Regionale della Lombardia una richiesta formale: “Abbiamo dovuto ricorrere alla strada istituzionale in quanto alla nostra domanda di trasparenza l’azienda di Treviglio ha negato qualsiasi condivisione delle informazioni richieste, sostenendo che si tratterebbe di ‘segreti industriali’” aggiunge Orazio Amboni del Dipartimento Welfare della CGIL provinciale. “Una risposta errata e che offende chi, non solo in questi anni così delicati di pandemia, cerca di mantenere alta l’attenzione nei confronti delle aziende pubbliche bergamasche che erogano prestazioni sanitarie”.
“Ora ci aspettiamo che il Consiglio Regionale completi il quadro dei dati con quelli relativi alla Bergamo Ovest, visto che l’azienda non sembra disposta a farlo” concludono Rossi e Amboni.