Con un messaggio diffuso sabato scorso (il n.74), l’INPS mette un po’ di chiarezza là dove il decreto-legge del 24 dicembre 2021 (n.221) aveva sollevato qualche dubbio: è confermata la proroga fino al 31 marzo prossimo del termine per la fruizione del cosiddetto congedo parentale SARS CoV-2.
Possono usufruirne i genitori lavoratori con figli affetti da COVID, in quarantena da contatto oppure con attività didattica o educativa in presenza sospesa (o con centri diurni assistenziali chiusi), per la cura dei figli conviventi minori di 14 anni.
La domanda, già attiva sul portale dell’Istituto, deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:
-tramite il portale web www.inps.it, nell’ambito dei servizi per presentare le domande di “Maternità e congedo parentale lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata”, se si è in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di almeno II livello, della Carta di identità elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
-tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
-tramite gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente (INCA CGIL di Bergamo tel. 035.3594120 oppure, per trovare la sede più vicina, consultare l’elenco qui https://www.patronatobergamo.it/dove-siamo/).