La materia è delicata, perché particolare è il motivo per cui ci si rivolge a questo servizio: pochi lo sanno, ma in CGIL esiste uno specifico ufficio che si occupa di successioni, dopo la perdita di un famigliare.
“Cerchiamo di fare sentire accolte e a loro agio le persone, di dedicare tempo all’ascolto di un’utenza che di solito è in una fase specifica, quella appena dopo un lutto. Cerchiamo di non farci coinvolgere emotivamente, non sempre ci riusciamo, ma questo è il lato umano del servizio che forniamo” spiega Elide Cossali, da quasi vent’anni impegnata nella consulenza ed elaborazione di queste specifiche pratiche. Un lungo periodo di esperienza, in cui non le sono mancati casi di successioni eccezionali, complicate o davvero singolari. Come la vicenda di un utente che aveva appena ereditato un castello diroccato, o quello che in eredità stava per ricevere un mulino dismesso. Altre successioni hanno riguardato una pista sciistica, baite di montagna, una chiesa abbandonata, persino un cavallo di razza.
“In più di un caso abbiamo gestito procedure complesse di successioni con una ventina di eredi, tra nipoti, pronipoti e figli di pronipoti: dà soddisfazione riuscire a mettere ordine ai casi complicati, dando supporto a una famiglia”, prosegue Elide Cossali.
Oltre a lei e alla collega Maria Teresa Falchetti, impegnate nella sede centrale di Bergamo e negli uffici del quartiere della Celadina, ci sono altri otto operatori di recapito che raccolgono richieste e documentazioni a Clusone, Gazzaniga, Zogno, San Giovanni Bianco, Ponte San Pietro, Dalmine, Treviglio, Trescore e Romano di Lombardia.
Nel corso degli anni il numero di pratiche elaborate dall’Ufficio Successioni CGIL di Bergamo, che dipende dal CAAF CGIL, è progressivamente aumentato: dalle 560 del 2017, alle 631 del 2019, poi nel 2020, a seguito della pandemia, si è vista un’impennata, fino a quota 797 pratiche. La crescita è proseguita costante anche dopo: dalle 675 del 2021, alle 762 dell’anno successivo, alle 842 del 2023.
La successione va registrata per legge entro un anno dal decesso, se non si vuole incorrere in sanzioni. La CGIL fornisce consulenza e assistenza per la documentazione che gli eredi devono predisporre, per la compilazione della dichiarazione di successione (per beni immobili, mobili, ratei maturati e non riscossi, rimborsi IRPEF e volture catastali), per la presentazione della dichiarazione di successione agli Uffici Finanziari competenti, e infine per la predisposizione e la presentazione della documentazione relativa alla riunione di usufrutto in caso di decesso dell’usufruttuario. La successione può riguardare immobili, patrimoni mobiliari (conti correnti, titolo), partecipazioni aziendali, aeromobili ma non le auto (che invece richiedono una pratica automobilistica).
“Gli eredi vengono da noi per capire se una successione sia da presentare oppure no (è sempre obbligatoria in caso di proprietà di immobili, in altri casi è da valutare)” spiega Elide Cossali. “Noi verifichiamo che la documentazione sia quella giusta e appuriamo la cosiddetta corretta ‘consistenza’ degli immobili, cioè che le informazioni sulle proprietà del defunto abbiano effettivo riscontro e coincidano con la banca dati catastale. Abbiamo collaborazioni con consulenti ipotecari, geometri e studi notarili, tecnici specializzati, e oltretutto possiamo contare sul sistema di servizi CGIL, dunque abbiamo competenze che sono contemporaneamente fiscali, tecniche e notarili. Possiamo avvalerci anche dell’esperienza ad esempio del Segretariato Sociale CGIL nei casi di eredi minori o eredi incapaci, oppure del nostro Ufficio Migranti nelle successioni di eredi stranieri. Altro punto di forza, è il fatto che negli anni abbiamo instaurato buoni rapporti con enti pubblici, tra i quali l’Agenzia Entrate”.
Rispetto agli studi professionali, infine, per gli iscritti alla CGIL i costi sono più bassi, grazie a tariffe speciali e convenienti. La consulenza e il preventivo sono gratuiti.