Notizie

Prefettura, lavoratori in stato di agitazione per carenza di personale, straordinari e situazione in via Zelasco

Tempo di lettura: 2 - 4 minuti

Dopo una consultazione fra i lavoratori e dopo un ulteriore incontro con l’amministrazione dell’ente, da giovedì 23 maggio il personale della Prefettura di Bergamo è in stato di agitazione: carenza di organico, decurtazione del lavoro straordinario, buoni pasto poco spendibili, formazione che manca e una difficile situazione nella sede di via Zelasco sono i nodi più critici che quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici devono affrontare e che già ripetutamente sono stati segnalati dalle organizzazioni sindacali.

L’avvio di questa protesta va a unirsi a quella in corso da settimane tra i dipendenti degli uffici amministrativi del Tribunale di Bergamo e della Procura.

I delegati della Rappresentanza Sindacale Unitaria della Prefettura hanno svolto una consultazione straordinaria, che si è conclusa il 3 maggio, per chiedere ai tutti i dipendenti di esprimersi sulla proclamazione dello stato di agitazione. Sui 56 lavoratori in organico, hanno risposto in 45.

“Il mandato conferito alla parte sindacale è stato molto chiaro: 39 lavoratori si sono detti favorevoli all'apertura di uno stato di agitazione (il 93% di chi ha espresso il proprio parere)” hanno riferito Leopoldo Chiummo per FP CGIL, Fabio D’Aniello per CISL FP, Maria Rita Errante per UILPA, Maurizio Lurgio per UNSA, con le RSU. “In un incontro con la Prefettura, lo scorso 9 maggio, abbiamo di nuovo segnalato tutte le problematiche e chiesto un riscontro scritto entro dieci giorni. Il 17 maggio l’Amministrazione ci ha indirizzato la comunicazione di riscontro. Pur riconoscendo che alcuni primi passi sono stati finalmente posti in essere, le misure attuate o prospettate risultano largamente insufficienti rispetto alle criticità evidenziate”.

“Per questo, con la RSU, abbiamo proclamato lo stato di agitazione auspicando che possa servire all’effettiva soluzione dei problemi” proseguono i sindacalisti. “Per mercoledì 29 maggio alle 17 è già prevista la convocazione per la procedura di raffreddamento, cioè per una possibile conciliazione. Resta inteso che laddove l’incontro non dovesse dare esito positivo, si procederà con tutte le azioni necessarie del caso, compreso la proclamazione di uno sciopero”.

I motivi della protesta

Carenza di personale: La questione è nota da tempo e per i sindacati costituisce la più significativa problematica all’interno della Prefettura. Nonostante il recente inserimento di alcune nuove unità, la carenza resta drammatica e sarà ulteriormente acuita nei prossimi mesi, in cui si verificheranno ulteriori pensionamenti.

Lavoro straordinario: A seguito della decurtazione degli straordinari comunicata dall’ufficio del personale a dicembre, la RSU ha indirizzato all’amministrazione diverse comunicazioni scritte per chiedere chiarimenti, senza esito positivo. È inaccettabile che la Prefettura adotti un simile atteggiamento nei confronti della parte sindacale – e quindi nei confronti di tutti i lavoratori rappresentati – così come è inaccettabile che vengano decurtate ore di straordinario già lavorate (e in alcuni casi già autorizzate) in assenza di informazione preventiva ai lavoratori interessati. Per di più, si registrano continui ritardi nella liquidazione degli straordinari resi dai dipendenti, in una situazione in cui, di fatto, si ricorre sempre più al lavoro straordinario per ‘tappare i buchi’ causati dalla grave carenza di personale in tutti gli uffici. Occorre inoltre più chiarezza nelle procedure di autorizzazione delle ore di straordinario e nella comunicazione preventiva ai lavoratori. Infine, è vergognoso che i colleghi inseriti nel contingente elettorale 2023 stiano ancora attendendo – a più di un anno di distanza – di ricevere quanto dovuto per gli straordinari relativi alle scorse elezioni regionali. In queste condizioni, ci si chiede chi sarà disposto ad effettuare ore di straordinario in occasione delle imminenti elezioni 2024”,l si legge nella nota unitaria.

Situazione della sede di via Zelasco: Da molto tempo sono state segnalate le criticità legate alla scarsa pulizia delle scale, alla mancata riparazione dell’impianto di climatizzazione (raffrescamento) e in generale alle precarie condizioni di sicurezza dello stabile. La prolungata assenza di un amministratore ha determinato continue problematiche nella gestione degli spazi comuni dell’edificio.

Formazione: In molti casi ai dipendenti manca la formazione necessaria per operare e molto spesso i lavoratori vengono assegnati o spostati negli uffici senza passaggi di consegne e senza prevedere alcuna formazione specifica.

Buoni pasto: I nuovi buoni pasto elettronici “GM Lunch” sono scarsamente fruibili da parte dei dipendenti, a causa della non spendibilità nelle principali catene della grande distribuzione e del numero limitato di esercizi commerciali convenzionati in ambito cittadino. In aggiunta, anche per i buoni pasto (a cui i lavoratori hanno diritto in quanto parte accessoria della retribuzione stipendiale) si verificano continui ritardi nelle erogazioni.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

SOCIAL

LINK

Cerca