Con l'intenzione di proseguire anche dopo l'8 marzo la discussione sulla parità di genere, CGIL, CISL e UIL di Bergamo hanno tenuto il 18 marzo alla Casa del Giovane un incontro sui temi delle discriminazioni, degli stereotipi di genere e delle molestie subite mentre si lavora.

“È un pomeriggio di confronto, per rendere delegate e delegati sindacali consapevoli di quanto sia prezioso il loro ruolo di intermediari tra lavoratori, lavoratrici da una parte e sindacato, consigliera di parità e centri antiviolenza dall’altra”: avevano detto alla vigilia dell’iniziativa Annalisa Colombo della CGIL, Monica Olivari della CISL e Anila Cenolli della UIL di Bergamo.

Insieme alle tre sindacaliste, hanno preso la parola anche Sara Modora di “Aiuto Donna”, Camillo Carboni de “La Svolta”, Vera Lomazzi, sociologa dell’Università degli Studi di Bergamo, e Roberta Ribon, consigliera di parità della Provincia di Bergamo.

Sono state anche fatte ascoltare alcune testimonianze registrate con le voci di lavoratrici che a Bergamo sono state vittime di violenza fisica e psicologica.

Due attori dell’associazione La Mimosa di Bergamo sono intervenuti lanciando provocazioni al pubblico, in una performance che, tra stereotipi e frasi di apprezzamento spesso fuori luogo, ha da principio letteralmente destabilizzato i presenti, per poi mostrare a tutti in che misura frasi all’apparenza innocue possano mettere a disagio e finire con l’essere vere e proprie molestie.