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Comune di Castelli Calepio, il Tribunale di Bergamo condanna l’ente a risarcire il danno subito da 27 lavoratori

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Si conclude con una sentenza che riconosce le ragioni dei lavoratori la vertenza aperta più di due anni fa tra l’amministrazione comunale di Castelli Calepio e i suoi dipendenti. Il Tribunale di Bergamo si è pronunciato il 15 febbraio riconoscendo il diritto dei ricorrenti, cioè di 27 lavoratori o ex dipendenti dell’ente, al risarcimento del danno “da perdita di chance” e condannando il Comune, in persona del Sindaco pro tempore, al pagamento nei loro confronti di somme di diverse migliaia di euro.

Nel novembre del 2021, stanchi di attendere invano l’erogazione di consistenti somme di salario accessorio, tra indennità previste dal Contratto nazionale e premio annuale, i lavoratori avevano avviato uno stato di agitazione che sospendeva tutte le prestazioni straordinarie. La mobilitazione era stata poi interrotta dopo che la vicenda era arrivata sul tavolo dell’allora Prefetto Enrico Ricci. Nei mesi successivi, i lavoratori con i sindacati di categoria, avevano quindi deciso di presentare un ricorso in tribunale, affidandosi alla tutela dell’avvocato Fabio Franchina.

“Nel periodo precedente all’avvio della vertenza, i dipendenti avevano svolto funzioni aggiuntive senza ottenere alcun corrispettivo di salario accessorio, cioè, ad esempio, senza alcuna indennità di turno per la polizia locale, né per le cosiddette ‘specifiche responsabilità’ degli altri dipendenti” ricordano Deborah Rota di FP-CGIL, Alessandra Giampapa di CISL-FP, Alessandro Mattanza del CSA e Giovanni Novali del SULPL di Bergamo. “Nonostante gli obiettivi di produttività fossero stati raggiunti e nonostante il maggior carico di lavoro sulle spalle dei lavoratori provocato da riduzioni di personale, l’Amministrazione erogava solo parzialmente quanto dovuto”.

“Ora il Giudice del Lavoro ha riconosciuto la fondatezza di quanto abbiamo sostenuto fin dall’inizio nel nostro ricorso, e cioè che il Comune, per gli anni 2019 e 2020, aveva omesso la redazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e del Piano della Performance, nei quali avrebbero dovuto essere indicati gli obiettivi correlati alle performance individuali e collettive, precludendo ai lavoratori di vedersi corrispondere la retribuzione accessoria legata al raggiungimento di tali obiettivi” puntualizzano i sindacalisti.

“Siamo molto soddisfatti, e siamo contenti per i lavoratori che ora riceveranno i risarcimenti che si meritano, visto che si tratta di parti di salario legato a prestazioni e obiettivi che loro avevano raggiunto con il fine del mantenimento dell’efficienza della macchina pubblica. Li ringraziamo per averci dato la loro fiducia e il mandato a rappresentarli in Tribunale. Insieme, alla fine, abbiamo vinto”, concludono Rota, Giampapa, Mattanza e Novali.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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