L’assemblea sindacale si è tenuta nella sala partenze dello scalo di Orio, un luogo inconsueto per un confronto con i lavoratori: è accaduto giovedì pomeriggio, 21 settembre, ai dipendenti di Airport Global Service Spa (AGS), una delle due società di handling, cioè di assistenza dei voli a terra, operative nell’aeroporto bergamasco.
“Lo scorso lunedì avevamo annunciato l’assemblea e chiesto uno spazio idoneo per tenere l’incontro in vista dello sciopero nazionale unitario del 29 settembre per il rinnovo del Contratto nazionale, ma anche per discutere del progressivo peggioramento a livello aziendale delle condizioni dei lavoratori e delle relazioni sindacali” hanno spiegato Marco Sala per FILT-CGIL e Nicola Priore di FIT-CISL di Bergamo. “Non abbiamo ricevuto risposta alla richiesta di uno spazio per le nostre attività, se non dopo sollecitazioni e solamente ieri in serata. AGS ci comunicava di volere modificare l’orario, già annunciato però a tutti i lavoratori. Così l’assemblea si è tenuta ugualmente, senza uno spazio adeguato (foto). Si è deciso di aprire uno stato di agitazione con il blocco degli straordinari per 30 giorni, nel rispetto delle procedure di legge”.
Per AGS nello scalo bergamasco lavorano circa 60 persone, tra addetti ai check-in, alla rampa, allo smistamento dei bagagli e negli uffici amministrativi. Già tra marzo e aprile era stata avviata una mobilitazione contro una serie di criticità nello svolgimento del lavoro.
“Da tempo ormai ci vengono segnalati problemi nei turni, mancanza di idoneità e carenze nei mezzi di servizio, scorrettezze negli inquadramenti contrattuali legati alle mansioni, assenza di referenti in turno, indisponibilità di parcheggi per i dipendenti, divise logore che non vengono cambiate e inadeguatezza degli spazi di lavoro (non ci sono spogliatoi), senza parlare del mancato accordo per il premio di risultato e del fatto che non c’è ticket pasto” proseguono i due sindacalisti. “Di recente si sono aggiunte turnazioni programmate con straordinari già messi in turno senza nemmeno chiedere ai diretti interessati. Così accade che lavoratori con contratto a part time di 20 ore a settimana si ritrovino con turni di 6 ore al giorno, invece che 4. Nei casi di ritardo dei voli – ormai sistematico – la legge prevede poi che l’operatore dell’handling resti fino all’arrivo del mezzo, dunque l’orario finisce per allungarsi ulteriormente molto di frequente. Lo ripetiamo, è una situazione a tratti paradossale, se si pensa che i dipendenti di AGS si trovano ad operare in uno scalo aeroportuale in crescita”.
