Sarà un momento di confronto per chiedersi quali siano le prospettive per un'occupazione di qualità nel comparto del turismo a Bergamo, in questi mesi, ma anche dopo che si sarà conclusa l’opportunità offerta dalla Capitale della Cultura: la FILCAMS-CGIL di Bergamo organizza una tavola rotonda nel suggestivo scenario del Monastero di Astino, ai piedi di Città Alta, per venerdì 22 settembre con ingresso aperto a tutti (ore 11.00, sala del refettorio).
"Con questa iniziativa vogliamo sollecitare le istituzioni e le parti sociali coinvolte nel settore turistico ad avviare un vero e proprio confronto concreto per discutere di un nuovo modello occupazionale del comparto che rimetta al centro la qualità e l'umanità del lavoro, soprattutto nell'anno di Bergamo-Brescia Capitali della Cultura”, ha spiegato Nicholas Pezzè, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Bergamo.
Alla tavola rotonda parteciperanno il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente di Confesercenti di Bergamo Antonio Terzi e Giovanni Zambonelli, presidente di Confcommercio provinciale. Per il sindacato interverranno Nicholas Pezzè, segretario generale di FILCAMS-CGIL Bergamo, poi Marco Toscano, segretario generale della CGIL provinciale, e Stefano Chiaraluce della FILCAMS-CGIL nazionale.
Modera i lavori Benedetta Ravizza, giornalista de L'Eco di Bergamo.
L’iniziativa è parte della campagna nazionale “Mettiamo il turismo sottosopra 2023”, che a Bergamo aveva già visto l’arrivo del “camper dei diritti” di FILCAMS-CGIL lo scorso 22 luglio, con informazioni, consulenza e un volantinaggio in diversi punti a particolare vocazione turistica del territorio.
“Se in termini di volumi il comparto ha recuperato quanto perduto negli anni del Covid (così riferiscono i dati relativi al primo semestre in città e provincia), non si può certo dire lo stesso in termini di qualità”, ha aggiunto il segretario Pezzè. “La precarietà continua a farla da padrona, in un settore che invece richiederebbe continuità, con personale specializzato e retribuito il giusto per garantire servizi ottimali al turista che sceglie il Bel Paese per le proprie vacanze. Come FILCAMS puntiamo a un turismo più responsabile e sostenibile dal punto di vista occupazionale, economico-sociale e ambientale. Un modello di turismo che inverta l'attuale tendenza, rimettendo al centro un lavoro di qualità in cui la professionalità diventi elemento da valorizzare".
"Molti degli operatori che lavorano nel contesto di pubblici esercizi, ristorazione, mense (anche lì, infatti, si applica il Contratto nazionale del turismo), pulizie e altri servizi legati al mondo delle vacanze e del tempo libero guadagnano meno di 15 mila euro l’anno e vivono una condizione di difficoltà economica concreta, accentuata dai rincari del costo della vita” prosegue Pezzè. “Siamo convinti servano soluzioni costruttive al problema e non continue lamentele poco fondate sulla carenza di personale, che non riescono a centrare la vera questione, che è quella salariale. Anche a Bergamo, come in tutta Italia, da anni esiste un problema di salari che va affrontato in settori dove anche il rapporto tra conciliazione tra vita privata e lavorativa deve essere rivisto. Perché molto spesso si tratta di persone che, seppur inquadrate con contratti part time, lavorano anche 45/50 ore alla settimana".
Qui la voce dei lavoratori, nel video prodotto da FILCAMS-CGIL di Bergamo: https://www.facebook.com/reel/1039880980777123