Cambio alla guida del sindacato bergamasco che tutela i lavoratori delle agenzie (in somministrazione), i rider, gli autonomi titolari di Partita Iva, i tirocinanti, i collaboratori sportivi e tutti i profili atipici del mondo del lavoro, oltre ai disoccupati. È stato eletto, nel tardo pomeriggio del 28 giugno, come nuovo segretario generale provinciale di NIDIL-CGIL Francesco Chiesa, trent’anni, laureato in Scienze dell’Educazione, in CGIL dal 2017, ma già in precedenza collaboratore nella realizzazione di diverse campagne sul territorio.

L’assemblea generale, riunita nella sala Lama della sede CGIL di via Garibaldi, lo ha votato all’unanimità. Chiesa prende così il posto di Paola Redondi, che lo scorso marzo era entrata a far parte della segreteria provinciale della CGIL. Ai lavori hanno partecipato anche il segretario generale nazionale di NIDIL-CGIL Andrea Borghesi e la coordinatrice di NIDIL-CGIL Lombardia Lorena Panzeri.

“NIDIL non è la categoria dei precari, perché il precariato va ben oltre la nostra area contrattuale: è nelle aziende sindacalizzate e non, con agenzia e non, con Partita Iva genuina e non. Solamente con uno sguardo confederale, insieme a tutte le categorie, potremo davvero impegnarci nel contrasto alla precarietà” ha detto nel suo intervento Francesco Chiesa, che poi ha ricordato un aspetto affrontato allo scorso congresso dalla segretaria uscente Paola Redondi.

“È importante, come ha fatto Paola al congresso, parlare ed essere consapevoli anche delle emozioni delle persone che noi rappresentiamo. In particolare della paura, la paura di non ottenere un rinnovo di contratto, la paura di esprimere la propria opinione quando non si è d’accordo, la paura di non trovare un nuovo lavoro, la paura di vedere i propri sforzi cadere nel vuoto. Parlare delle emozioni dei lavoratori vuol dire metterli al centro come persone, con le loro storie. Per tenere la rotta, per dare coraggio a chi nutre tanti timori dovremo lavorare su chi quella paura un po’ l’ha superata: i nostri delegati, che siano somministrati, autonomi o di altre categorie” ha aggiunto Chiesa. “Metteremo tutto l’impegno per coinvolgerne di nuovi e per rafforzare le capacità di quelli attuali. Proveremo a far comprendere ai lavoratori e agli altri funzionari che è lavorando insieme che si ottengono i risultati, come sta già avvenendo in aziende come Amazon, Montello o Albea Cosmetics”.

Chiesa prende la guida di una categoria “in ottimo stato di salute: stiamo crescendo in modo significativo sugli iscritti con delega (+13%) e anche economicamente, pur avendo – per fortuna – visto un calo di iscritti disoccupati alla luce di un aumento dell’occupazione nella nostra provincia. Questo ci ha permesso di aumentare il nostro apparato così da essere più presenti sul territorio e di investire sull’area dei lavoratori autonomi”.

Sono diversi i fronti su cui la categoria è impegnata in questa fase. “NIDIL insieme alle altre categorie sindacali è nelle aziende per rivendicare l’applicazione di quanto stabilito nella contrattazione nazionale, dopo la firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale dei lavoratori in somministrazione” ha proseguito Chiesa. “Ci sono poi i lavoratori autonomi e i parasubordinati, e di nuovo siamo al fianco dei rider, dopo il calo dei compensi dall’inizio del 2023, deciso unilateralmente dalle piattaforme. E, ancora, ci stiamo occupando di tirocini, con un monitoraggio che con Confindustria condurremo nelle aziende che li attivano. Inoltre, per chi ancora un lavoro non lo ha trovato, proseguiremo nel supporto e nella formazione dei disoccupati, attraverso il Servizio Orienta Lavoro (SOL). Confermiamo anche l’attività all’interno di P@sswork, il progetto ideato da CGIL di Bergamo con ACLI, AEPER, Imprese & Territorio, Patronato San Vincenzo nel 2014, per stimolare la nascita di spazi di coworking solidale. L’attenzione di NIDIL-CGIL va anche alle Partite Iva: a Toolbox abbiamo organizzato diversi momenti pubblici di confronto su questa realtà, non solo per fornire servizi fiscali, ma anche per costruire una rappresentanza. Siamo impegnati, infine, a combattere contro l’utilizzo improprio dei rapporti di lavoro parasubordinato (co.co.co.) e autonomo, dalle collaborazioni occasionali alle collaborazioni sportive, per le quali proprio da luglio sono state stabilite regole nuove”.