È proclamato per mercoledì 17 maggio il secondo sciopero di due ore alla Clay Paky di Seriate, azienda metalmeccanica specializzata in sistemi di illuminazione professionale per l'intrattenimento e l’architettura. Contemporaneamente si terrà anche un presidio fuori dai cancelli dalle ore 14.30 alle 16.30.
La protesta, che è parte di un pacchetto di quattro ore che prevede anche il blocco degli straordinari, è stata organizzata unitariamente da FIOM-CGIL, FIM-CISL e dai delegati della RSU contro il licenziamento di un lavoratore e contro una modalità che il sindacato ha definito “inaccettabile perché lede la dignità della persona”. Le prime due ore di mobilitazione si sono svolte il 12 maggio scorso.
I delegati RSU e i sindacalisti delle due sigle, in una nota unitaria, si sono detti “perplessi e stupiti, in quanto da un giorno all’altro è stato comunicato a uno dei lavoratori l’apertura del procedimento di licenziamento. Il dipendente coinvolto ha un’anzianità lavorativa di oltre 20 anni, trascorsi senza mai ricevere lettere di contestazione disciplinare”.
Le motivazioni dell’azienda si riferiscono a un ipotetico mancato adeguamento dell’impiegato alle nuove procedure di lavoro. “Di fatto, però, la direzione non lo ha mai messo in condizioni di riqualificarsi né di formarsi per svolgere le nuove procedure” sottolinea Giuseppe Lupoli della FIOM-CGIL di Bergamo.
“Abbiamo proposto a Clay Paky, azienda che ha sempre privilegiato il dialogo e la collaborazione con il sindacato, una ricollocazione per il lavoratore in qualsiasi altra mansione professionale. L’azienda, però, non intende cambiare la decisione presa” prosegue il sindacalista FIOM. “Oggi, dunque, scendiamo in sciopero e in presidio. Sappia l’azienda che le lavoratrici e i lavoratori con le RSU, la FIOM-CGIL e la FIM-CISL contrasteranno sempre episodi simili, che non devono più accadere”.