Una trattativa che sembra non finire mai, che è stata avviata nel 2019 e che ancora non ha portato ad alcun punto fermo: mercoledì 26 aprile si è svolto uno sciopero alla Site di Curno, dove gli operai hanno incrociato le braccia per due ore, parte di un pacchetto di otto proclamate al termine di un’assemblea.
L’azienda metalmeccanica, fondata alla fine degli anni Quaranta come Società Impianti Telefonici ed Elettrici, si occupa di progettazione, installazione, collaudo e integrazione di differenti tecnologie per infrastrutture di telecomunicazione, trasporto ferroviario ed energia. Occupa a Curno circa 120 lavoratori.
“Da quattro anni si trascina la discussione per il rinnovo del contratto integrativo. Nell’incontro del 19 aprile l’azienda aveva mostrato, finalmente, una certa apertura alle nostre richieste, ma quando è stato il momento di metterle nero su bianco, confermandole per iscritto per presentarle in assemblea, la posizione è cambiata” ha spiegato Vittorio Tornaghi della FIOM-CGIL di Bergamo. “I nodi più difficili da sciogliere riguardano gli indennizzi legati alle fasce chilometriche percorse e i rimborsi pasto per i numerosi trasfertisti, oltre che i ticket restaurant per gli impiegati. Le altre ore di sciopero proclamate in assemblea si svolgeranno nelle prossime settimane, a seconda di quanto emergerà negli incontri con la direzione. Intanto questa mattina (26 aprile) la quasi totalità degli operai ha aderito alla prima mobilitazione”.