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Bancari e assicurativi, al congresso FISAC-CGIL di Bergamo rieletto Pierangelo Casanova. Il punto sugli istituti di credito della provincia

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A conclusione del X congresso della FISAC-CGIL di Bergamo, nel primo pomeriggio di lunedì 12 dicembre il segretario generale uscente Pierangelo Casanova è stato rieletto all’unanimità. Il sindacato dei lavoratori di banche e assicurazioni della CGIL ha riunito i propri delegati nel salone dell’Agriturismo Sant’Alessandro ad Albano Sant’Alessandro.

Casanova, 56 anni, laureato in filosofia, in banca dal 1987 (prima in filiale nell’allora Banca Popolare di Bergamo poi negli uffici direzionali di Organizzazione e IT) è sindacalista dal 2007, anno di costituzione di UBI Banca con la fusione tra BPU e Banca Lombarda. Nel giugno 2018 era stato eletto coordinatore nazionale del Gruppo UBI e nell’ottobre successivo leader provinciale FISAC.

Dopo la rielezione è stata subito votata anche la segreteria che lo accompagnerà nel lavoro dei prossimi anni: Simona Pedrali, lavoratrice di Unicredit, è stata confermata parte dell’organismo dirigente. Entra per la prima volta in segreteria Vittorio Mazzocchi di Banco BPM.

FISAC CGIL segreteria dic2022

Ad aprire i lavori congressuali è stato Angelo Chiari della segreteria provinciale della CGIL di Bergamo. Ospite del congresso è stata Roberta Ribon, consigliera di parità per la Provincia Bergamo, che è intervenuta in merito al ruolo che ricopre nel rilevare situazioni di squilibrio di genere, garantire tutela contro le discriminazioni nell'accesso al lavoro, promuovere progetti di azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse dell'Unione europea, nazionali e locali. Ha concluso i lavori Luca Natali della segreteria della FISAC-CGIL della Lombardia.

Secondo l’Istat in provincia di Bergamo nel 2020 erano riconducibili ad attività finanziarie e assicurative (codice ateco 2007) oltre 20.700 lavoratori contro i 21.800 del 2018. E proprio al territorio provinciale Casanova ha dedicato ampia parte della relazione d’apertura: “In questi anni il nostro settore ha vissuto significativi eventi. Secondo Bankitalia al 2018 ad oggi, le banche in provincia di Bergamo sono passate da 51 a 44 (con una riduzione del 13%). Di queste poco meno della metà (21) ha un solo sportello in provincia. Solo Intesa, Banco BPM e Bper hanno più di 70 sportelli, mentre Unicredit si ferma a 30” ha riferito Casanova.

“Sempre secondo i dati più recenti di Bankitalia, in Bergamasca gli sportelli sono passati da 625 a 477 (con una riduzione del 23%, cioè -148 sportelli, numero che coincide con quello degli sportelli di UBI al momento della fusione con Intesa). Ad oggi, ma in riduzione costante, i comuni ‘coperti’ da sportelli sono passati da 197 a 157 (-20%) sui 243 comuni che conta la provincia di Bergamo. Questo significa aver lasciato circa 100.000 residenti sull’oltre milione della bergamasca senza uno sportello nel proprio comune, a partire dai centri più piccoli (ma oramai non solo) dove i residenti sono tipicamente più anziani e meno digitalizzati”.

A livello territoriale l’evento societario più significativo per la categoria è sicuramente stato l’acquisizione di UBI da parte di Intesa nel 2020 e la conseguente cessione di numerosi sportelli a BPER. “Questo ha tolto al comprensorio di Bergamo l’ultima sede di trattativa sindacale nazionale e ha prodotto una riduzione di personale di circa 600 unità” ha proseguito Casanova. “È in linea con l’andamento del settore: aggregazioni tra istituti di credito - compreso il mondo delle BCC che fino a poco tempo fa ne era esentato - spinte alla digitalizzazione, tra nuove necessità e modalità operative. Bergamo si attesta quindi nel tempo come l’ultima di una lunga serie di province che ha perso importanti sedi bancarie e assicurative, relegandola a un ruolo sempre più marginale e periferico. A parte Sondrio, infatti, tutte le province lombarde hanno via via perso le sedi delle loro banche e anche nel resto d’Italia non sono solo piccole città di provincia a vedersi marginalizzate (vedi Torino, Verona, Ancona, Napoli). Tutte le grandi aziende bancarie e assicurative, con poche eccezioni come BPER, hanno messo testa a Milano”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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