Mobilitazioni, flashmob e volantinaggi negli stabilimenti Amazon di tutto il mondo sono previsti per venerdì 25 novembre, giorno del picco di vendite previsto per il tradizionale Black Friday. Nei poli Amazon in provincia di Bergamo, Casirate e Cividate, la settimana del “venerdì nero” si è aperta con due assemblee dei lavoratori, lunedì, ed è proseguita con un incontro con l’azienda, avvenuto martedì. Nella sede di Cividate è previsto per venerdì un volantinaggio al cambio turno delle ore 14, dunque a partire dalle 13.30 e fino alle 14.30.
“Abbiamo incontrato i lavoratori in due assemblee organizzate in vista del nostro congresso, ma con loro abbiamo anche parlato di alcuni dei temi al centro della mobilitazione di domani, e cioè di orari, turni, ritmi, tempi di lavoro ed effettività delle pause, ma anche dell’attenzione a salute e sicurezza e di stabilizzazione dei somministrati utilizzati al momento in modo strutturale” ha spiegato Pierluigi Costelli della FILT-CGIL di Bergamo. “Poi le stesse questioni sono state al centro del confronto che abbiamo avuto con la direzione di Amazon Transport di Casirate, il giorno successivo, proprio in una fase in cui, lo sappiamo bene, i carichi di lavoro iniziano ad aumentare in vista delle festività. Chiediamo che si dia continuità agli impegni presi nell’accordo che l’azienda ha firmato con noi a livello nazionale lo scorso 12 ottobre. Il nostro lavoro per il miglioramento dei siti produttivi in provincia di Bergamo, intanto, continua giorno per giorno e non si limita certo a queste ore di Black Friday”.
“Ad Amazon chiediamo che il ricorso, oggi massiccio, al lavoro somministrato sia ridotto al necessario fisiologico e che sia garantito il massimo della continuità lavorativa” aggiunge Francesco Chiesa di NIDIL-CGIL di Bergamo. “Chiediamo uno stop al turn over selvaggio, convinti del fatto che la modalità principale di rapporto di lavoro negli stabilimenti Amazon debba essere quella della dipendenza diretta, a tempo indeterminato. Con l’accordo di ottobre abbiamo condiviso che il prossimo confronto verterà proprio sulle modalità di stabilizzazione del lavoro precario. Unire le rivendicazioni dei lavoratori diretti, di quelli in somministrazione e di chi lavora per aziende in appalto all’interno dei magazzini, è stato importante. È stato ed è l’unico modo per raggiungere risultati concreti. Solo in Italia, dove abbiamo unito le forze, siamo riusciti a sederci al tavolo con Amazon e aprire un dialogo”.