Notizie

Non autosufficienza, il Disegno di legge approvato il 10 ottobre. SPI-CGIL Bergamo: "In attesa del completamento dell’iter, soddisfatti per primo passo mosso in avanti"

Tempo di lettura: 2 - 4 minuti

Da oltre un decennio, a gran voce, i sindacati dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL chiedevano una legge organica sul tema della non autosufficienza. Si rivendicava un provvedimento che fosse capace di superare la frammentarietà delle politiche esistenti e di garantire una concreta presa in carico delle persone da parte del servizio pubblico.

Numerose sono state le mobilitazioni, anche sul territorio provinciale, per spingere la politica a intervenire e dare una risposta di dignità.
Finalmente il primo passo è stato mosso lunedì 10 ottobre con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Disegno di Legge delega sulla non autosufficienza delle persone anziane.

“Con questa approvazione, viene così avviata una riforma particolarmente attesa da tutt’Italia, un Paese dal numero sempre più elevato di anziani che vivono in una condizione di non autosufficienza – 3,5 milioni, un numero in crescita – con un impatto anche su moltissime famiglie” hanno commentato Augusta Passera e Carmen Carlessi dello SPI-CGIL di Bergamo. “A livello nazionale il sindacato vigilerà sul prosieguo dell’iter legislativo. Consideriamo importante che in tutto il percorso venga garantito il necessario confronto con le organizzazioni sindacali per assicurare l’adeguata definizione e, soprattutto, il finanziamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali che dovranno garantire il diritto alle cure e all’assistenza sociale. Altrettanto importante sarà la realizzazione di un sistema di assistenza socio-sanitario territoriale pubblico capace di assicurare risposte integrate alla popolazione anziana e non autosufficiente, senza scaricare sulle famiglie il peso dei carichi di cura”.

Essendo un disegno di legge, entro pochi giorni dovrà essere trasmesso alla Camera e al Senato per l’approvazione definitiva entro marzo 2023. A questo punto, entrata in vigore la legge vera e propria, il Governo avrà tempo fino al 1° marzo 2024 per adottare i decreti attuativi e far partire concretamente il meccanismo di assistenza. Un termine tassativo, essendo quella sulla Non-Autosufficienza una riforma del PNRR e quindi rigorosamente legata al suo cronoprogramma attuativo. Nel frattempo entrerà in vigore il nuovo Piano nazionale per la non autosufficienza 2022-2024 che anticipa alcune delle misure previste dal DdL.

Il tema, da sempre una delle priorità dei pensionati della CGIL, è stato al centro, lo scorso 5 settembre, di un convegno dello SPI di Bergamo. Nel 2019 il sindacato pensionati CGIL, l’FNP-CISL e lo UILP-UIL, a livello nazionale ed anche provinciale, avevano attivato una campagna di raccolta di firme per una legge nazionale. In un incontro in municipio con Augusta Passera e Carmen Carlessi dello SPI-CGIL territoriale, anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, nell’ottobre di quell’anno, aveva firmato l’appello.

“In attesa del completamento dell’iter legislativo, oggi siamo soddisfatti per questo primo passo mosso in avanti: tutte le mobilitazioni di questi anni ci hanno permesso di ottenere un risultato che, pur ancora da concretizzare, ha per noi già una portata storica” concludono le due sindacaliste.

Cosa si prevede il provvedimento
Il primo ambito nel quale la futura legge detta la linea al Governo per l’adozione di un decreto attuativo è quello dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale e della prevenzione della fragilità (articolo 3).
È l’articolo 4 della proposta a delineare quella che è possibile definire come la nuova governance dell’assistenza agli anziani, incentrata sul Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), il cui scopo è quello di procedere alla programmazione integrata, alla valutazione e al monitoraggio degli interventi e dei servizi statali e territoriali. Uno strumento che dovrebbe consentire, tra l’altro, il superamento dei divari territoriali in fatto di assistenza agli anziani.
Il nuovo sistema intende rafforzare una serie di elementi preesistenti, quali i punti unici di accesso (PUA), i progetti individualizzati di assistenza integrata (PAI), o gli ambiti territoriali sociali (ATS), ma in un’ottica più organica e sistematica, garantita, tra l’altro, da un efficace sistema di monitoraggio delle diverse tipologie di prestazione ricomprese nei LEPS da integrare sempre con i LEA sanitari.
Altrettanto importanti sono le misure in ambito economico e di copertura degli interventi, previste rispettivamente dagli articoli 5 e 8 del disegno di legge. Tra le principali novità vi è l’istituzione del “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”, le cui risorse dovrebbero essere assegnate con la prossima legge di bilancio. Viene prevista la sperimentazione di una prestazione universale, a scelta del soggetto beneficiario, sotto forma di trasferimento monetario o di servizi alla persona, che, se fruita, è sostitutiva dell’indennità di accompagnamento.
Di assoluto rilievo sono anche le misure a sostegno dei caregivers, o quelle destinate a incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

SOCIAL

LINK

Cerca