Dopo la firma tra rappresentanti aziendali e sindacati di categoria del settore agroalimentare, scatta già da lunedì 3 ottobre il periodo di sei mesi del Contratto di Solidarietà alla Sanpellegrino spa.
Nello stabilimento bergamasco di Ruspino della storica azienda di produzione di acque minerali e bevande, fondata qui novant’anni fa e ora parte del Gruppo Nestlé, lavorano oltre 500 addetti. Quelli coinvolti nella riduzione di orario prevista dalla Solidarietà saranno 306, cioè tutti i lavoratori della produzione e della logistica (restano esclusi manutentori, impiegati e quadri).
“Con questo strumento di integrazione salariale, a fronte di una riduzione significativa dell’orario di lavoro, pensiamo di avere scongiurato diversi esuberi che l’azienda aveva inizialmente profilato” hanno commentato, uscendo dall’incontro con la direzione aziendale, Simone De Franceschi della FLAI-CGIL, Gianluigi Bramaschi di FAI-CISL e Rossella Valente di UILA-UIL di Bergamo. “Abbiamo concordato che la Sanpellegrino integrerà l’indennità dell’Inps arrivando ad assicurare che in busta paga i lavoratori riceveranno il 90% della loro precedente retribuzione. L’azienda, descrivendo la fase complicata che sta attraversando, ha fatto riferimento alle fortissime difficoltà causate dal calo persistente delle forniture di anidride carbonica (necessaria per la produzione delle acque minerali) e alla mancata disponibilità di container per l’esportazione, problemi comuni a tutte le aziende del settore”.
Per le stesse ragioni la Sanpellegrino era stata costretta a fermare la produzione per due giorni, il 15 e il 16 settembre.
Venerdì 30 settembre i sindacati avevano informato i lavoratori del ricorso all’ammortizzatore sociale. Per il 4 ottobre sono previste altre assemblee sui tre turni per illustrare nel dettaglio i termini dell’accordo siglato il 3.