Da componente (pro tempore) del Consiglio di Amministrazione consortile, eletto in rappresentanza della lista "Cittadini &Consumatori", e rappresentante provinciale di Federconsumatori, ripropongo all'opinione pubblica un "vecchio" tema su cui riflettere:
L'ABOLIZIONE DEL TRIBUTO DOVUTO AL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA.
La motivazione di tale iniziativa è semplice: la tutela idrogeologica del territorio è affidata ai Comuni, alle Provincie, alle Regioni e ai Consorzi di Bonifica. Fosse in carico ad un unico Ente (la Regione) sarebbe meglio. Per i Cittadini dov'è la differenza?
Ai Cittadini la "Politica" deve spiegare perché, oltre alle tasse nazionali, regionali e comunali, a chi già paga per l'erogazione dell'acqua, per la fognatura e per la depurazione, se è proprietario di immobile, si impone di pagare anche per il Consorzio.
Quella per il Consorzio è una tassa ingiustificabile che affligge oltre 270.000 bergamaschi: il nuovo governo della Regione Lombardia dovrebbe dare prova di responsabilità abolendo l'odioso balzello.
A parte l'abolizione della tassa, che già risolverebbe un problema, se si abolissero anche i consorzi si realizzerebbero notevoli economie.
Soltanto a Bergamo, pur realizzando le opere necessarie al mantenimento dell'equilibrio idrogeologico, si eliminerebbero nell'ordine: il costo di una sede; elezioni dispendiose per eleggere il CDA; la spesa per il funzionamento del CDA; un servizio d'esazione affidato a terzi, che costa ai contribuenti più di 700.000€ l'anno; un sistema di tassazione basato su dati ottenuti a pagamento dal catasto; un proprio sistema di elaborazione dati; decine di migliaia di euro per accattivarsi la benevolenza dell'opinione pubblica (pubblicazioni varie, sponsorizzazioni a manifestazioni, ecc...); centinaia di migliaia di euro all'anno in parcelle versate ad avvocati ed esperti per "difendersi" dai Cittadini organizzati (anche da legali) che si oppongono al tributo; ecc..
Bergamo, giovedì 23 maggio 2013