Federconsumatori Bergamo, venuta ora a conoscenza, denuncia l'ennesimo "caso" in cui la gestione del parcheggio al Papa Giovanni XXIII si dimostra ottusa e prevaricatrice nei confronti di chi, per recarsi presso la struttura ospedaliera per cure o per visitare gli ammalati, DEVE utilizzare l'unico posto esistente in zona dove è possibile parcheggiare.
Già abbiamo denunciato l'abuso di chi impunemente fa pagare 60 minuti di sosta €2.40, facendo decorrere al 60° minuto di sosta la frazione d'ora successiva alla prima.
Abbiamo stigmatizzato la non disponibilità a restituire i soldi pagati per "smarrimento di biglietto" a coloro che il biglietto l'avevano ritrovato pochi minuti dopo avere versato i soldi richiesti perché pensavano d'avere perso il cartoncino.
Adesso però siamo arrivati al colmo dell'indignazione: da parte della gestione del parcheggio nemmeno agli invalidi, se perdono il biglietto di sosta gratuito cui hanno diritto, riconoscono il diritto a uscire dal parcheggio se prima non pagano i 40 euro previsti (dal regolamento del parcheggio) per gli utenti paganti che smarriscono il ticket.
Sull'altro fronte, quello delle Istituzioni, a nulla sono valsi gli interventi presso l'Amministrazione comunale e quella provinciale perché intervenissero a porre un limite alla sopraffazione che quotidianamente viene esercitata nei confronti degli utilizzatori dell'Ospedale.
Le uniche risposte sinora ottenute dai politici, se si esclude la non risposta consistente nell'aumentare i divieti di sosta nei luoghi vicini al parcheggio unico e obbligatorio, sono state: "c'è una convenzione da rispettare, non possiamo fare nulla".
Sarà anche come Loro dicono, ma a nostro parere i rappresentanti eletti dai Cittadini dovrebbero intervenire per risolvere i problemi che ledono gli interessi delle Persone e, molte volte, offendono il semplice buon senso.
Bergamo, martedì 30 aprile 2013