I consumatori sono sempre più falcidiati nel portafoglio dal prezzo del carburante che rende problematico l'utilizzo del mezzo privato per esercitare il diritto alla mobilità.
In tale contesto la supplenza offerta dal servizio di trasporto locale pubblico non aiuta a risolvere il problema.
La questione coinvolge anche i gestori delle pompe di benzina. In questi giorni s'è svolto il congresso dei benzinai aderenti all'Ascom e dalla loro analisi una cosa s'è intesa con chiarezza: il grido di dolore per le prospettive (preoccupanti) che la categoria si trova a dovere affrontare. Siamo al punto che i Gestori sono contrari alle promozioni (rare) che le compagnie fanno sui prezzi di vendita perché, sostengono, a pagarle sono Loro.
PER I RAPPRESENTANTI DEI GESTORI GLI UNICI RESPONSABILI DEL "CARO CARBURANTE" SONO LE COMPAGNIE PETROLIFERE CHE LI VAMPIRIZZANO (IMPONENDO CONTRATTI CAPESTRO) E IMPOVERISCONO I CONSUMATORI.
Federconsumatori non ha motivi per dubitare delle analisi che vengono rappresentate; però vorremmo capire qualcosa di più. Ad esempio:
A) Vorremmo sapere cosa ne pensano i Gestori della necessaria razionalizzazione della rete distributiva (noi più volte abbiamo denunciato l'incongruenza della distribuzione in città di Bergamo dove si ha la concentrazione di distributori nel raggio di poche centinaia di metri;
B) Vorremo capire se è proprio impossibile razionalizzare l'acquisto del carburante tramite forme cooperative che permettano un maggior potere contrattuale nei confronti dei rifornitori;
C) Sull'idea di tornare al prezzo amministrato vorremmo capire se questo dovrebbe servire soltanto a garantire lo stesso guadagno ai Gestori o anche altro (noi, intanto, ci accontenteremmo di potere contare su una vera e leale concorrenza fatta di prezzi, di servizi e della necessaria trasparenza).
Mentre si auspica che la Federazione Nazionale dei Benzinai si faccia valere presso il Ministero e ottenga risposte positive alle proprie domande, sulla questione della "trasparenza" Federconsumatori Bergamo riterrebbe importante che i Gestori contribuissero a fare chiarezza sui prezzi.
Per questo abbiamo proposto ai rappresentanti di categoria di invitare i propri aderenti a collaborare con il Laboratorio dei Prezzi del Comune di Bergamo comunicando ogni mattino all'ora di apertura il prezzo che si accingono a praticare per benzina e gasolio. Pare che la proposta non sia gradita.
Da parte nostra siamo disponibili a collaborare con le associazioni dei Gestori dei distributori di benzina su obbiettivi, ed eventuali forme di protesta, che potremmo condividere.
Costo della benzina: un problema comune tra consumatori e gestori. E' possibile cercare una soluzione condivisa?
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