Mentre Sindaci, ASL, Regione Lombardia, Associazioni di difesa dei Consumatori, Curia, Sindacati e tanti altri Soggetti stanno impegnandosi per rendere consapevoli i Cittadini dei rischi che si corrono nel praticare il gioco d'azzardo, rischi per la salute fisica e mentale (ludopatie) oltre che per i bilanci familiari, c'è chi questa sensibilità non la dimostra proprio.
E non parliamo soltanto dei gestori delle case da gioco; di chi istalla macchinette mangiasoldi nei propri negozi magari nati per vendere tutt'altro (dalle sigarette al latte, dal caffè ai giornali, ecc...). Parliamo di un luogo pubblico dove ogni giorno passano migliaia di persone, in buona parte giovani studenti.
Presso la nuova stazione ferroviaria di Bergamo, non ancora completata, magari sono insufficienti i servizi all'utenza (sportelli di biglietteria ridotti all'osso; percorsi per raggiungere i binari che sembrano fatti solo per punire chi sceglie il treno per viaggiare; macchinette per timbrare i biglietti introvabili; unico scivolo per accedere al primo binario in fondo alla stazione; ecc...) ma da alcuni giorni hanno fatto la loro comparsa tre slot delle quali non si sentiva la mancanza.
Chissà se il padrone di casa "Centostazioni" è consapevole di quanto è stato istallato nei locali della stazione di Bergamo. Chissà se nella licenza accordata al gestore del sito dove le macchinette sono istallate è compreso il permesso di offrire assieme alle sigarette, ai biglietti delle ferrovie e ai giornali anche una dose di gioco d'azzardo.
Di sicuro in stazione non mancano le indicazioni per chi desiderasse ingannare il tempo tra un ritardo e una corsa soppressa, per rischiare di perdere facilmente un po' di denaro.
Lotta al gioco d'azzardo e chi rema contro. Federconsumatori denuncia l’ennesima “svista” di Centostazioni
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