Il concetto per cui chi inquina paga e, soprattutto, chi più inquina più paga, sta per essere ribaltato a danno di chi scarica acque civili, riducendo di fatto i costi per gli scarichi industriali che sono notoriamente più inquinanti.
Ora l' AEEGSI (Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico) ha sottoposto ad inchiesta pubblica il DCO 299 e DCO 620, e a breve è prevista l'emissione della delibera conseguente con applicazione dal 2016.
L'eventuale rischio che l'industriale finanzi il civile ha orientato l'approccio del nuovo documento AEEGSI presentando documenti di calcolo che hanno come limite superiore di imposizione la tariffa civile: quindi si andrà verso una costo della depurazione per gli scarichi industriali notevolmente inferiore a quello attualmente applicato.
Da questa operazione di riordino ne consegue che, dovendo far quadrare i conti, quanto non sarà corrisposto da chi conferisce scarichi industriali sarà "spalmato" (pagato) a carico dei restanti Contribuenti.
Con questa operazione si sottovaluta (non sappiamo quanto volutamente) un fattore determinante: lo scarico civile ha carattere costante come qualità e quantità; quello industriale è variabile con la produzione e, a parità di concentrazione di inquinanti, la depurazione di quest'ultimo è più onerosa.
In attesa delle decisioni che L'AEEGSI vorrà assumere, sarebbe interessante conoscere quali siano state le "osservazioni" a tutela del principio per cui "chi più inquina più paga" e, indirettamente, in tutela delle "Utenze Civili", fatte pervenire all'Autorità da parte dei maggiori Gestori/Esattori del servizio e del relativo canone di depurazione operanti nella nostra provincia: Uniacque; Hidrogest e Cogeide.
Attenzione: Dal servizio idrico integrato maggiori tasse in arrivo. Modifica in corso tariffa per depurazione acque: probabile stangata a danno delle utenze civili.
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