Federconsumatori segnala che tra i tanti problemi che si trova di fronte chiunque sia colpito direttamente da un evento funebre, uno è dato dalla la mancanza di un luogo pubblico dove eventualmente comporre la salma in attesa delle esequie.
Il riferimento al “luogo pubblico” è dato dal fatto, senza entrare nei particolari, che possono esserci molteplici motivi per non potere allestire la camera ardente per un certo periodo di tempo in una casa di civile abitazione.
Un altro problema da risolvere è se la persona deceduta aveva espresso il desiderio di avere l’estremo saluto da parte di parenti, amici e conoscenti tramite onoranze funebri da svolgersi con rito laico/civile. A questo punto si presenta un’ulteriore questione da affrontare… a Bergamo manca un luogo pubblico dedicato, possibilmente all’interno del Cimitero, dove le onoranze laiche si possano svolgere con il dovuto decoro e rispetto.
Per Federconsumatori si tratta di limiti e ostacoli che costringono i cittadini, tra l’altro in situazioni di comprensibile debolezza contrattuale, ad affidarsi ad agenzie private che sono in grado, loro si, di offrire i servizi richiesti. Ovviamente a prezzi di libero mercato.
È auspicabile che l’Amministrazione comunale di Bergamo si attivi per sopperire alle lacune descritte del sistema riferibili al momento del “trapasso”.
Servizi funerari: ci sono alcune lacune da colmare
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