Federconsumatori Bergamo denuncia l’asimmetria esistente tra i doveri dei cittadini e la presunta libertà di mercato invocata e applicata dalle Associazioni dei manutentori bergamaschi in tema di diritti e doveri.
A Bergamo assistiamo alla più evidente forma di corporativismo da parte di quei manutentori autorizzati che, agendo di fatto in regime monopolistico, speculano sull’obbligo imposto per legge (norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente) ai possessori di impianti termici di provvedere alla revisione periodica dei medesimi.
Il 20 settembre 2017 tra Comune di Bergamo, Provincia e associazioni di tutela dei consumatori (Federconsumatori, Adiconsum e Movimento Consumatori) è stata trovata l’intesa per proporre alle Associazioni dei manutentori un accordo dove si indicavano i prezzi massimi per prestazioni finalizzate all’esecuzione delle operazioni di manutenzione biennale degli impianti termici alimentati a gas con potenzialità inferiore ai 35 KW.
L’accordo sottoscritto è il risultato di innumerevoli incontri con Comune e Provincia i quali, dopo avere valutato le richieste a tutela dei consumatori e le ragioni dei manutentori, si sono fatti promotori del documento finale.
Con tale accordo si riconosce la professionalità dei manutentori iscritti e si tutelano le parti (operatori e consumatori) dalla “creatività” di alcuni soggetti incontrollabili i quali, applicando prezzi a volte al limite dell’esosità e procedure di manutenzione opinabili, potrebbero taglieggiare e male proteggere da incidenti coloro che si rivolgessero loro.
Ciò nonostante le Associazioni dei manutentori ancora non accettano limiti alla “libertà” dei propri iscritti (e quindi di chiunque) di fare i prezzi che vogliono. Quindi si sottraggono all’invito fatto da Comune e Provincia di sottoscrivere l’impegno proposto.
Di fronte a tale inaccettabile posizione, siccome la stagione termica è già in fase avanzata e le verifiche incombono, Federconsumatori Bergamo ricorda che per fare eseguire le verifiche di legge degli impianti termici di potenzialità inferiore ai 35 KW, sul “mercato” non mancano le possibilità di confrontare i costi e di scegliere di conseguenza: magari affidandosi a siti internet che garantiscano la professionalità degli interventi.
I prezzi proposti nell’accordo per le operazioni necessarie ad ottemperare alle disposizioni di Legge
TIPOLOGIA IMPIANTO | VOCI DI COSTO (€) | ||||
TARIFFA DI MANUTENZIONE MASSIMA |
CONTRIBUTO PER LA DICHIARAZIONE DI AVVENUTA MANUTENZINE (*) | COSTO TOTALE A CARICO DEL CONSUMATORE (IVA inclusa) |
|||
REGIONALE | PROVINCIALE/COMUNALE | ||||
A GAS CON POTENZA INFERIORE AI 35KW |
Tipo B (tiraggio naturale) |
80 | 1 | 7 | 88 |
Tipo C (turbo/condensazione) |
90 | 1 | 7 | 98 |
(*) Con tale termine si indica il contributo da corrispondere per l’esecuzione degli accertamenti, delle ispezioni e delle attività di gestione del Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici. Una quota del contributo è attribuito dalla Regione Lombardia ad Infrastrutture Lombarde S.p.A. e la restante quota è riservata all’autorità competente (Comune di Bergamo o Provincia di Bergamo per il territorio di propria competenza).
La validità della dichiarazione di avvenuta manutenzione (DAM) è subordinata alla corresponsione del contributo all’autorità competente e alla Regione (art.18, comma 9 della DGR 3965/15).
Il responsabile dell’impianto è passibile di sanzione qualora non provveda, a fronte di regolare manutenzione, a riconoscere le quote dei contributi previsti (art.18, comma 10 della DGR 3965).