Federconsumatori Bergamo, con l’avvicinarsi dell’anno nuovo, denuncia gli immancabili aumenti del costo dei servizi indispensabili (gas e luce già decisi, acqua prossimamente) che colpiranno indiscriminatamente famiglie “abbienti” e famiglie in difficoltà economica.
Al di là delle doverose denunce contro l’accentuarsi delle difficoltà economiche di buona parte dei cittadini e l’arricchimento non sempre giustificato e giustificabile dei detentori dei vari “rubinetti”, riteniamo importante che le amministrazioni comunali svolgano opera d’informazione sulle opportunità esistenti di ottenere sussidi sia per le bollette del gas, dell’energia elettrica, della TARI e per il consumo dell’acqua potabile per chi versa in ristrettezze economiche.
La “novità”, che doveva essere operativa già dall’anno scorso, consiste nel “BONUS IDRICO” che a decorrere dal 2018 sarà disponibile anche in Provincia di Bergamo. Così ci è stato assicurato dal Presidente di UNIACQUE interpellato in proposito.
Il Bonus Idrico, fruibile da chi possiede redditi familiari ISEE pari o inferiori a 8.107,50 € (che aumenta a 20.000,00 € per famiglie con più di tre figli a carico), dovrebbe comportare un abbuono del consumo per 50 litri di acqua al giorno per ogni componente il nucleo familiare; c.a. 20 metri cubi all’anno.
Il “dovrebbe” è condizionato dalle scelte che gli Enti di governo del territorio eserciteranno, con la facoltà di concedere un Bonus integrativo a livello locale.
Già dall’anno scorso in diverse parti d’Italia il Bonus è operativo, anche se in forme diverse da territorio a territorio. Nella stessa Lombardia le agevolazioni previste nell’ambito della Città metropolitana di Milano sono diverse da quelle presenti in altre città. Ad esempio: sia per la quantità del riconoscimento sia per le modalità di applicazione del Bonus, tra Milano e Brescia ci sono differenze notevoli.
Uniacque si sta attivando, assieme al gruppo di altri gestori del servizio idrico con i quali condivide sinergie operative, per applicare il Bonus in maniera coerente e univoca nel rispetto della normativa nei diversi territori lombardi.
Federconsumatori auspica una rapida conclusione dell’iter necessario a dare corso all’iniziativa e che gli abbuoni non concessi per il 2017 non vadano persi dagli aventi diritto, ma siano Loro riconosciuti sotto forma di crediti arretrati.
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