Federconsumatori Bergamo ricorda che, dopo l’approvazione del Fondo di Indennizzo dei Risparmiatori (FIR) nella Legge Finanziaria 2019, è tuttora in corso di emanazione il decreto che disciplina la presentazione delle domande di risarcimento. Premesso che, solo dalla pubblicazione del secondo dei due decreti che devono essere, ad oggi, emanati, decorrerebbero i 6 mesi entro i quali sarebbe possibile presentare le domande… al momento non si è ancora in grado di conoscere quando sarà possibile presentare le richieste di indennizzo.
Ciò nonostante abbiamo avuto notizia di iniziative da parte del “Movimento Diritti Europei” che, in seguito ad un’assemblea svoltasi a Bergamo nel mese di dicembre u.s. (addirittura prima che venisse emanata la Legge contenente il FONDO INDENNIZZO RISPARMIATORI), ha fatto sottoscrivere a molti risparmiatori truffati il mandato a propri avvocati per intraprendere azioni legali individuali, mascherate da azioni collettive, nei confronti delle banche coinvolte.
Attenzione: tale mandato implica anche la corresponsione ai legali di riferimento, a risultato ottenuto, del 15% dell’importo recuperato dal Fondo (il c.d. patto di quota lite). Ci si chiede se tale richiesta possa considerarsi lecita a fronte dell’art. 13, c. 4, L. 247/12 e dell’art. 25 cod. deont. forense. Infatti “se è vero che la percentuale può essere rapportata al valore dei beni o degli interessi litigiosi, la stessa non può essere parametrata al risultato” (in Cass. 25012/2014).
Si precisa che la bozza di un primo decreto è stata consegnata alle sole associazioni dei risparmiatori; in tale documento si disciplinano i contenuti delle domande di rimborso e la documentazione da allegare alle stesse.
Per il momento, quindi, se nulla verrà modificato nella bozza a nostre mani si è solo in grado di predisporre la documentazione necessaria per la presentazione dell’istanza.
Risarcimento truffati da banche venete. Attenzione alle “offerte di aiuto”
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