Dopo oltre tre anni dal nascere del “caso Diamanti”; dopo logoranti trattative che hanno portato all’ipotesi di accordo con BPM che si è data disponibile alla restituzione in percentuale delle somme che i Clienti hanno pagato per l’acquisto delle pietre lasciandone la proprietà ai risparmiatori… due Deputati leghisti dichiarano: “Non è accettabile che i risparmiatori del Banco BPM (oltre mille solo nella Bergamasca) vengano risarciti con quote tra il 40 e 60per cento del valore investito. La banca non può sottrarsi alle proprie responsabilità”.
A questi parlamentari vale la pena ricordare che prima di questa “inaccettabile” ipotesi, ai Risparmiatori clienti di BPM venivano offerti risarcimenti in media del 25%... E allora non sentimmo levarsi il grido di indignazione oggi emesso.
In ogni caso saranno i diretti interessati a scegliere tra quanto Federconsumatori propone di accettare e quanto di meglio la politica promette di ottenere (non si sa se, quanto e quando), in sostituzione di un accordo certo e fruibile nei tempi brevi.
Rimaniamo comunque fiduciosi nelle capacità di persuasione morale da parte di sensibili rappresentanti politici.
Pronti ad applaudire se i soldi che verranno resi ai nostri associati non saranno recuperati dalla fiscalità generale. Come, invece, si sta facendo (con calma) per le vittime delle Banche Venete.
Caso Diamanti e “sostegno” dei deputati leghisti
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