Nei giorni scorsi, presso la sede di Confartigianato Imprese, è stato presentato il progetto di sviluppo del teleriscaldamento nel comune di Bergamo. Progetto che si realizzerà grazie alla collaborazione di A2A con REA Dalmine.
Attualmente, è stato comunicato che in Bergamo sono allacciati alla rete di A2A circa 650 edifici, tra pubblici e privati per un totale di oltre 9.900 famiglie.
L’obiettivo di A2A, attuale unico fornitore di teleriscaldamento a Bergamo (concorrenza zero), è di potenziare la rete e ampliare la platea dei fruitori.
In tale prospettiva Federconsumatori sostiene esista la necessità di individuare strumenti di salvaguardia a tutela dei consumatori al fine di impedire l’eventuale affermarsi di un monopolio di fatto senza sufficienti regole per il gestore e relative garanzie per gli Utenti del servizio.
Oggi il mercato dell’energia è controllato da ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ma il tema “teleriscaldamento” non è ben chiaro. Siamo in attesa di conoscere le linee guida relative alla pubblicazione dei prezzi e relativi “aggiornamenti”; la pubblicazione degli standard di qualità, le informazioni riguardanti le prestazioni ambientali e il monitoraggio dei prezzi.
Ai consumatori finali sono dovute da ogni singolo gestore informazioni relative alla sicurezza, alla continuità delle prestazioni, all’efficienza della rete, alla produzione di calore e, non ultimo, ai costi del servizio.
Federconsumatori chiede ad a2a di informare su quanto sopra descritto. Sia nei confronti degli attuali utenti sia, con particolare diligenza, a chi sarà invitato prossimamente ad aderire alla proposta di allacciamento alla rete di teleriscaldamento in città.
Buona scelta il teleriscaldamento… Ma poi?
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