Federconsumatori riceve quotidianamente segnalazioni da parte di cittadini/consumatori che ci informano di avere accettato proposte telefoniche di contratti per il settore energia (luce e gas), telefonia, abbonamenti a emittenti televisive, ecc…
Gli stessi utenti denunciano che, soltanto in occasione del pagamento della prima bolletta, hanno scoperto di avere accettato inconsapevolmente condizioni diverse da quelle promesse, oppure da quanto capito. Le “anomalie” rilevate comportano generalmente costi superiori a quanto concordato, oppure clausole e/o servizi a pagamento dei quali non erano a conoscenza in quanto non informati.
Sulla questione dei “servizi nascosti” è intervenuto recentemente il Garante per la concorrenza sanzionando i gestori che mettevano in atto i comportamenti denunciati.
Questo dovrebbe tutelare i consumatori da procedure commerciali scorrette.
Molto più difficile è difendersi quando si è firmato un contratto e ci si accorge che le condizioni scritte sono diverse da quelle che ci avevano proposto/promesso.
Federconsumatori invita alla massima attenzione e suggerisce di praticare sempre alcune semplici operazioni a tutela dei propri diritti:
- NON DARE ASSENSI TELEFONICI PRIMA DI AVERE AVUTO LA POSSIBILITÀ DI LEGGERE IL CONTRATTO
- FARSI SPEDIRE IL CONTRATTO PROPOSTO
- LEGGERE ATTENTAMENTE QUANTO SCRITTO SUL CONTRATTO ED ESIGERE PRIMA DI FIRMARE EVENTUALI CORREZIONI E CHIARIMENTI SUI PUNTI CONTROVERSI
Rimane una ulteriore asimmetria da correggere: se il consumatore si accorge delle differenze a suo scapito può rinunciare a sottoscrivere la proposta ricevuta. Se però l’utente ha già dato il consenso telefonicamente, si deve accollare l’onere di esercitare il diritto di ripensamento entro quattordici giorni dall’avvenuto assenso.
Se, viceversa, non si accorge dei costi aggiuntivi, e li “vede” soltanto con la prima bolletta, in caso di rinuncia, oltre i termini previsti per il ripensamento, per recedere rischia di dovere pagare i costi di disattivazione del servizio.