Federconsumatori Bergamo ritiene stupefacente che i Sindacati di categoria del settore commercio siano costretti a chiedere l’intervento del Prefetto e del Sindaco di Bergamo (magari anche di quei Sindaci dei Comuni dove è presente la grande distribuzione) per fare conoscere la “preoccupazione” di quei lavoratori, già stressati, chiamati a dare un servizio INUTILE con rischi per loro stessi, per gli incauti avventori e per coloro i quali (senza colpe) potrebbero pagare le conseguenze di una scelta folle.
Quando da oltre un mese la libertà di movimento è pesantemente e giustamente limitata, quando si contano a migliaia i contagiati, e i morti si contano a centinaia, ci spieghino coloro che vogliono tenere aperta bottega anche a Pasqua e Pasquetta a che pro lo facciano.
Non vengano a dirci che lo fanno per venire incontro alle esigenze dei consumatori; che stanno erogando un servizio indispensabile; che non esistono i frigoriferi in ogni famiglia per conservare i cibi per almeno due o tre giorni.
Federconsumatori Bergamo si è sempre schierata in favore della libertà d’impresa quando a Bergamo soltanto IPER ORIO poteva essere aperto di domenica (in quanto considerato in zona turistica a causa della vicinanza con l’aeroporto), mentre gli altri negozi dovevano rispettare le chiusure festive per consentire ai dipendenti di santificare le feste. Ma un conto è vivere in situazioni normali altro è vivere con il virus che ti si attacca se non rispetti le distanze di sicurezza, non eviti gli assembramenti e non resti a casa tua fin che gli scienziati non avranno trovato la cura per sconfiggerlo.
Noi l’appello alla chiusura lo facciamo ai responsabili della grande distribuzione facendo loro notare quanto sia stridente il comportamento che assumono da una parte costringendo i dipendenti a rinunciare anche al meritato riposo e dall’altra facendo generose donazioni di soldi per aiutare e onorare i cosiddetti “Eroi”.
Nel contempo esprimiamo solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del settore commercio.
In tempo di coronavirus negozi aperti a Pasqua e Lunedì dell’Angelo: pericolo per la salute pubblica
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