Federconsumatori da oltre 15 giorni ha chiesto al Ministro dell’Istruzione e al Capo Dipartimento delle politiche per la famiglia la sospensione delle rette di scuole e asili nido per i periodi in cui non si fruisce del servizio.
Federconsumatori Bergamo riceve richieste di aiuto da parte di genitori chiamati a corrispondere somme di denaro alle scuole (in particolare dell’infanzia) dove sono iscritti i propri figli.
Tra i provvedimenti adottati con il Decreto Cura Italia manca, infatti, una disposizione che preveda la sospensione del pagamento delle rette scolastiche, universitarie, nonché alle rette delle mense site all’interno degli istituti e quelle relative agli asili nido privati.
Siccome è ingiusto che i cittadini continuino a far fronte a questi onerosi costi loro richiesti per un servizio non erogato, attendiamo che il Governo assuma presto un impegno in tal senso: si tratta di un doveroso atto di responsabilità per venire incontro alle esigenze delle famiglie in questa situazione già colma di preoccupazioni e difficoltà.
Per sottolineare l’importanza del tema sollevato Federconsumatori Nazionale ha inviato già dallo scorso 25 marzo una richiesta ufficiale al Ministro dell’Istruzione e al Capo Dipartimento delle politiche per la famiglia affinché adottino misure straordinarie di sostegno alle famiglie in questo momento difficile.
Nelle more di tale intervento ministeriale suggeriamo di sospendere i versamenti delle quote relative ai periodi di chiusura delle scuole. Riservandosi di riparlarne al termine della situazione di emergenza in corso. E, per coloro i quali avessero pagato anticipatamente, richiedere lo storno delle quote versate relativamente ai servizi non erogati.
Pagamento rette scuole chiuse
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