Federconsumatori Bergamo non condivide le motivazione che hanno portato alcune rappresentanze del settore commercio a sollecitare il Presidente della Regione Lombardia perché chieda al Ministro della salute di trasformare Bergamo dall’attuale stato di “zona rossa” a quello di “zona gialla”.
In sostanza il motivo di tale richiesta si concretizza nel fatto che i negozi commerciali non sarebbero in grado di sopravvivere ancora se, nei prossimi giorni, Bergamo e provincia dovessero essere riclassificate in zona arancione o, peggio ancora, rimanessero in zona rossa .
A noi parrebbe più sostenibile e condivisibile la richiesta di maggiori aiuti alle categorie in difficoltà invece che interferire con scelte del Ministero della Salute.
Organismo che deve decidere quali siano le Regioni a rischio moderato (zone gialle), quali a rischio intermedio (zone arancione) e quali con gravi criticità di rischio (zone rosse).
In caso contrario i dubbi e le perplessità riguardanti la necessità di rispettare le diverse ordinanze fornirebbero ulteriori alibi a coloro i quali, per legittimi interessi personali o per proprie idee o forse semplicemente perché non hanno ancora capito la gravità della situazione, vorrebbero fare di testa propria mettendo a rischio anche la sicurezza altrui. Cose queste delle quali non si sente il bisogno.
Federconsumatori invita le persone (associazioni di categorie e di interessi) a non creare ulteriore confusione facendo o sostenendo richieste oggettivamente irricevibili da chi deve garantire al massimo la salute dei cittadini.
Criteri per decidere i rischi di contagio “COVID”. Chi deve occuparsi della salute dei cittadini
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