A stretto giro di posta, in seguìto al ricevimento delle cartelle esattoriali inviate dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, Federconsumatori Bergamo riceve e fa propria l’ennesima invocazione del “cittadino esasperato”:
“Buongiorno, vi prego aiutatemi
BASTA BASTA BASTA. NON VOGLIO PIU PAGARE UN TRIBUTO INIQUO COME QUELLO DEL CONSORZIO DI BONIFICA MEDIA PIANURA, sono sicuro con il sig…* la pensa allo stesso modo. Potete dirmi che strada intraprendere per non pagare l'avviso ricevuto? “
Si: siamo d’accordo con la persona che ci ha scritto.
Da oltre vent’anni la nostra Associazione denuncia l’incongruenza della continua applicazione del REGIO DECRETO 13.2.1933 N° 215 (sostenuto dalla più recente legge regionale n. 31/08 ) che quasi un secolo fa imponeva l’attuale gabella. Senza riuscire a farla abolire.
Qui non è in contestazione il lavoro che il Consorzio svolge sia per il mondo agricolo sia per la tutela del territorio. È in discussione la ragione per la quale i cittadini (proprietari d’immobili) che pagano le tasse per le fognature e i depuratori, debbano pagare due volte per i medesimi servizi. E debbano pagare anche per la difesa del territorio… quando questa dovrebbe essere a carico della fiscalità generale.
In sostanza non si capisce il motivo per cui si debbano sostenere ulteriori costi per la gestione di servizi che già paghiamo in altra forma.
Una cosa però lascia dubbiosi: non è che a Comuni, Province e Regione torni utile che il Consorzio di Bonifica provveda, a spese dei consorziati, a garantire alcuni interventi altrimenti a loro carico?