A Bergamo si è appena svolta la festa del Patrono con il ritorno delle bancarelle in centro città. Grande successo di pubblico con relativi assembramenti e collegati rischi di possibili contagi da Coronavirus.
Chiunque abbia avuto occasione di passare nei pressi del Sentierone nella giornata di domenica 29 ha potuto costatare che purtroppo, al di la delle dichiarazioni ufficiali, non c’è stata coerenza tra quanto proclamato e i necessari controlli sul rispetto delle disposizioni di prevenzione che gli organizzatori si erano impegnati a far applicare.
C’erano i cartelli con scritte le disposizioni per l’accesso all’area della manifestazione, ma mancavano i controlli e gli strumenti par verificarne il rispetto.
Nessuno controllava il possesso del “Green Pass”. Ai due accessi erano presenti degli addetti che in un caso ignoravano l’ingresso delle Persone mentre nell’altro l’addetto di limitava a chiedere: Ha il Green Pass”? Senza vederne uno.
Era vietato l’ingresso a persone con temperatura corporea superiore ai 37,5°, ma non erano presenti termorilevatori.
Indossare la mascherina era lasciato alla responsabilità dei singoli mentre il mantenimento della “distanza interpersonale di almeno un metro” apparteneva al libro dei sogni.
Di tutto questo ci rimane la preoccupazione di poterci ritrovare a giorni con ulteriori casi positivi al Virus e non sapere cosa farne del possesso e uso delle APP “Ricordati di dirci come stai” e “IMMUNI”.
Rimane da chiedersi a chi spettasse l’onere dei controlli e cosa ci aspetti quando, a breve, ritornerà la Fiera Campionaria con le prevedibili migliaia di visitatori che dovrebbero poter accedere soltanto muniti di Certificato Vaccinale se la gestione del rischio sarà lasciata ai soli organizzatori dell’evento.