Scende anche l’effettivo utilizzo (“tiraggio”): 19,21% l’ordinaria, 8,4% la straordinaria.
Ordinaria | Straordinaria | Deroga | Totale | Diff. mese precedente | |
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novembre 2023 | 989.107 | 1.062.758 | - | 2.051.865 | 122,8% |
dicembre 2023 | 643.917 | 476.448 | - | 1.120.365 | -45,4% |
gennaio 2024 | 1.035.277 | 907.990 | - | 1.943.267 | 73,4% |
febbraio 2024 | 610.282 | 621.599 | - | 1.231.881 | -36,6% |
marzo 2024 | 914.616 | 117.821 | - | 1.032.437 | -16,2% |
Come a livello nazionale (-14,1%), così anche a livello provinciale le ore autorizzate di cassa integrazione diminuiscono (-16,2%) rispetto al mese precedente. Ma ancor più gradita è la discesa del “tiraggio” (cioè l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate) al minimo del 19,1% della cassa ordinaria e dell’8,04% della cassa straordinaria (un vero e proprio record).
Il calo di marzo è dovuto soprattutto ad un -81% della CIGS mentre la CIGO ha segnato un +49,9% rispetto a febbraio. Dati positivi ma non completamente rassicuranti perché resta sempre il dubbio che la diminuzione, soprattutto della cassa straordinaria, sia dovuta ai tempi tecnici di approvazione da parte dell’INPS che, come si è visto, tende a raggruppare più mesi le deliberazioni portando così il ciclo a continui picchi e discese.
Nel mese di marzo le aziende che hanno maggiormente richiesto ore di cassa integrazione sono: Meccaniche (376.280 ore), Chimiche (258.739), Carta e Editoria (109.152) e l’Edilizia (112.271 ore). È proprio quest’ultimo, probabilmente, il dato che può far temere sviluppi negativi connessi al ridimensionamento delle politiche incentivanti (110%, bonus facciate, ristrutturazioni …).