Va migliorata, ripensata, perché così com’è appare inadeguata: sono diversi i capitoli della bozza di legge di bilancio che davvero non convincono il sindacato.
Nell’incontro di ieri, 16 novembre, tra il premier Mario Draghi e i segretari confederali si è aperto un confronto che proseguirà già da dicembre su uno dei temi più spinosi, quello delle pensioni.
“La bozza di legge di bilancio non è adeguata: non fornisce risposte e strumenti sufficienti a chi vorrebbe vedere, finalmente, ridimensionate e poi annullate le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese” ha dichiarato oggi Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo. “Per questa ragione, con CISL e UIL, anche nella nostra provincia abbiamo avviato la mobilitazione. I contenuti della manovra vanno migliorati. Il 27 novembre saremo, in ogni caso, con CISL e UIL e con tutti i comprensori della Lombardia all’Arco della Pace, Milano, per la manifestazione indetta unitariamente”.
In vista della manifestazione sono già in corso assemblee nei luoghi di lavoro sul territorio provinciale: “Importanti sono i temi e rilevante è la discussione da affrontare, ma prezioso è anche il momento di ripresa dell’incontro in un contesto assembleare con i lavoratori, dopo il periodo della pandemia in cui queste iniziative sono state rare” prosegue Peracchi.
In tema previdenziale, i sindacati si oppongono a quota 102. “Quello che occorre” spiega Peracchi, “è una pensione di garanzia per giovani, che copra i periodi di lavoro discontinuo.
Si migliori, poi, Opzione donna e si rafforzi l’Ape sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti. Con l’incontro di ieri, oltre all’impegno del premier Draghi di intervenire sulle storture della Legge Fornero, percorso che avrà tempi non brevissimi, qualche apertura immediata, da verificare in sede di confronto con il Mes, pare si sia avuta anche su un ulteriore allargamento di Ape Social e sulla Garanzia giovani”.
Al capitolo fiscale, i sindacati confederali chiedono di incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati, ma anche una vigorosa azione per contrastare lavoro nero, evasione ed elusione fiscale.
“Poi servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive, oltre che risolvere le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise. Si sblocchino gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione e ci si faccia trovare pronti di fronte alle sfide della transizione ambientale e digitale” conclude il leader della CGIL provinciale.
Intanto, la mobilitazione resta aperta.