Ripercorriamo le tappe per coloro i quali se le fossero perse!
Nel luglio 2018 la società Cooperativa Legler soc. coop. depositava avanti il Tribunale di Bergamo ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo e così i titolari dei libretti di risparmio si sono visti negare l’accesso ai propri soldi.
Su un totale di circa 800 libretti risultavano depositati 9,4 milioni di euro.
La Società ha chiesto fiducia ai propri soci, ai fornitori ed ai propri dipendenti ed ha ottenuto con decreto del 15.5.2019, l’omologa del Tribunale con ammissione alla procedura di concordato preventivo.
La situazione avrebbe dovuto risolversi, a dire della procedura, nei successivi cinque anni. Ma oggi cosa è successo in questi tre anni? Viene da dire: nulla di buono!
La società si è sciolta alla fine dell’estate del 2021 per “impossibilità sopravvenuta di conseguire l’oggetto sociale”. Si parla di debiti successivi per circa 1,6 milioni di euro. Debiti assunti dopo l’omologazione del Concordato che, in quanto tali, dovranno essere pagati al 100%.
La recentissima relazione dei Liquidatori concordatari informa che, nel caso in cui le gare competitive per la vendita degli immobili di Cooperativa Legler vadano deserte nelle prossime due chiamate, due delle tre classi del ceto creditorio chirografo (previste nel piano) saranno soddisfatte per una percentuale inferiore a quella minima del 20% prevista dalla Legge fallimentare.
Ricordiamo che i Creditori Chirografari furono allora divisi in tre “Classi” e i rimborsi percentuali erano previsti: per la “Classe 1” nel 55%; per la “Classe 2” nel 45%; per la “Classe 3” nel 40% del proprio credito.
Quindi quale è il destino dei titolari dei libretti di risparmio che, illusi dalle parole della società a più riprese ed in più incontri, avevano dato il loro assenso alla procedura di concordato preventivo?? La pronuncia della risoluzione del concordato per il mancato ottenimento di un soddisfacimento non irrisorio?
Federconsumatori Bergamo chiede a gran voce di ricevere una risposta concreta da tutti gli attori della vicenda: dal Collegio dei Commissari, dal Collegio dei Liquidatori, dal Liquidatore ordinario e dal Giudice Delegato mediante una risposta chiara a coloro i quali avevano riposto i loro risparmi e la loro fiducia.