Airbag a rischio, auto richiamate per risolvere il problema, e automobilisti che rimangono a piedi: anche a Bergamo stanno arrivando agli uffici di Federconsumatori diverse segnalazioni - da venerdì una decina - presentate da proprietari di vetture Citroën o DS Automobiles.
“Si tratta di cittadini che si sono visti recapitare da parte delle due case automobilistiche una lettera di richiamo per il sistema di gonfiaggio degli airbag prodotto dalla società Takata” ha spiegato Christian Perria, presidente di Federconsumatori di Bergamo. “Sembra – dalla nota ricevuta dagli automobilisti – che le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo e a una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o la morte. Così le aziende, alla luce di tale rischio, chiedono ai clienti di sospendere immediatamente la guida del veicolo”.
Nella lettera si invitano gli automobilisti a rivolgersi al più presto a un riparatore autorizzato. “Qui però sorge il problema: i cittadini coinvolti ci segnalano che i riparatori riferiscono di non essere in possesso del pezzo di ricambio necessario e pertanto non è possibile effettuare alcun intervento. Quindi hanno dovuto scegliere tra rientrare a casa con il mezzo difettoso, a proprio rischio e pericolo, o depositare il veicolo presso la concessionaria fino a data da destinarsi, in attesa dei pezzi di ricambio” prosegue Perria.
Tra le segnalazioni scritte ricevute per email da Federconsumatori Bergamo, ce n’è una in cui chi presenta il reclamo scrive: “Come richiesto, mi sono messo in lista presso il concessionario di zona, ma i tempi d'attesa erano piuttosto lunghi, circa 2/3 mesi”.
Per tentare di limitare danni e disagi e per sollecitare un intervento tempestivo di Citroën e DS Automobiles, Federconsumatori ha richiesto un incontro urgente con le due aziende. “Sarebbe doveroso, a nostro avviso, provvedere quantomeno al noleggio gratuito di vetture sostitutive o alla rifusione degli eventuali costi sostenuti dall’utente a tal fine. Ci riserviamo, in ogni caso, la facoltà di valutare l’intervento in altre sedi per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti, qualora il confronto con le aziende non risultasse soddisfacente” conclude Perria.
Federconsumatori Bergamo sta provvedendo a mettere a punto, con i propri legali, il testo di reclamo formale da inviare alle aziende. Chi è interessato può contattare l’ufficio di via Garibaldi (tel. 035.3594430).